Roma. L’Altritalia Ambiente si prepara, così come ogni anno, a celebrare la Giornata Nazionale degli Alberi che ricorre il 21 novembre, piantando essenze in alcuni plessi scolatici di 10 regioni d’Italia ed effettuando successivamente dei flash mob di protesta in molte località simbolo del Belpaese. Motivo della contestazione è il grosso e spesso indiscriminato quantitativo di alberi che viene tagliato in moltissime località italiane. E non solo si protesta contro gli abbattimenti ma anche contro la manutenzione effettuata frequentemente fuori stagione, violando le indicazioni dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) previsti dallo stesso ministero dell’ambiente.
Ma L’Altritalia non sarà sola in questa grande protesta, sarà affiancata da Italia Nostra, GUFI (Gruppo unitario foreste italiane), Mountain Wilderness e da molte altre associazioni locali tra cui: Salviamo la Pellerina di Torino, Atto Primo di Firenze, Comitato Pino storico di Calenzano (FI), Comitato Crinali liberi Borgo San Lorenzo (FI), Comitato Viale Redi e Comitato Vitabilità (FI).
Inoltre dopo il flash mob di Roma, una delegazione di ambientalisti, si recherà al Quirinale per protocollare una lettera-appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui gli si chiederà di intervenire personalmente per cercare di porre freno a tale situazione. In un’epoca infatti, in cui i cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e si fa della salvaguardia dell’ambiente il fulcro delle politiche nazionali ed europee, assistere a tali quantità di tagli arborei mai registrate negli anni precedenti, sembra quantomeno un paradosso e uno sberleffo a quanti non possono circolare nelle grandi città perché privi di autovetture di ultimo tipo. Provvedimenti, quelli sulla circolazione, adottati in nome di una politica di salvaguardia dell’aria mentre, nel contempo, si depaupera il verde pubblico di città e paesi (nella capitale sono almeno 7mila le piante abbattute, per ammissione dell’assessore al verde pubblico), con grande danno per la salute pubblica (ogni albero produce in media 30 litri di ossigeno al giorno e assorbe quasi la stessa quantità di CO2), per il paesaggio, con grande danno per il turismo, e per la mancata ombreggiatura nelle sempre più afose estati italiane.