Una Giornata Nazionale degli Alberi molto intensa, quella del 21 novembre 2023, per i soci de L’Altritalia Ambiente. Infatti, oltre alle tradizionali piantumazioni effettuate in vari plessi scolastici del Paese, L’Altritalia ha promosso, insieme ad altre associazioni, flash mob di protesta contro la cattiva gestione del verde pubblico perpetrata da troppi enti locali e, infine, ha lanciato in tal senso anche un appello al Capo dello Stato.
Roma Piazza San Marco, adiacente Piazza Venezia e di fronte all’Altare della Patria
Basti pensare che nella sola Capitale sono 7mila gli alberi abbattuti negli ultimissimi anni e decine di migliaia le piante potate fuori stagione o capitozzate. Considerato che ogni albero produce in media 30 litri di ossigeno al giorno, abbiamo 210mila litri di ossigeno in meno e meno assorbimento di CO2 con buona pace della qualità dell’aria, cavallo di battaglia di molte metropoli che nel mentre abbattono piante ad alto fusto bloccano nel contempo la circolazione dei veicoli più datati discriminando di fatto le classi meno abbienti. Un’incoerenza a cui sembra davvero difficile dare una razionale spiegazione visto che tali “cure” effettuate frequentemente in nome della “pubblica incolumità”, vengono effettuate spesso utilizzando i fondi del PNRR che invece prevede un incremento del verde non una blanda sostituzione dell’esistente.
Ancora, va considerata l’ombreggiatura che le piante di alto fusto forniscono nelle sempre più afose estati italiane contribuendo non poco a contenere il surriscaldamento del suolo e delle abitazioni che poi sono costrette a un utilizzo massiccio di condizionatori d’aria con grave dispendio di energia (con l’impatto ambientale che ne deriva) e di denaro.
La Giornata Nazionale degli Alberi è stata dunque celebrata inizialmente con la messa a dimora di piante in numerosi plessi scolastici, in particolare: a Messina, a Pietra Ligure, con Asinolla, a Viareggio, a Torremaggiore e a Serracapriola, in provincia di Foggia, a Pompei (NA), a Piedimonte Matese (CE) e a Roma.
Il segretario nazionale Giuseppe Altieri a Piedimonte Matese, presso il Liceo Galileo Galilei mentre si appresta a piantare un albero
Successivamente insieme ad Italia Nostra, Mountain Wilderness, GUFI (Gruppo unitario foreste italiane), Atto Primo, e i comitati locali di Firenze, (Comitato viale Redi e Vitabilità), Comitato Pino storico di Calenzano (FI), Comitato Crinali liberi di Borgo San Lorenzo (FI) e Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino, sono stati effettuati flash mob intono alle alberature di numerose località del Belpaese: a Messina, ove è stata realizzata anche una coreografia contro la violenza sugli alberi e anche di genere, a Torremaggiore e a Serracapriola (FG), a Salerno, a Pompei (NA), a San Tammaro (CE), a Roma, a Firenze, a Calenzano (FI) e a Sesto Fiorentino (FI).
Infine dopo il flash mob di Roma tenutosi nella centralissima piazza Ara Coeli, una delegazione de L’Altritalia ha consegnato un appello al Presidente della Repubblica sottoscritto anche da GUFI, Atto Primo e Crinali Liberi, in cui gli si chiede di intervenire affinché vengano fermate le motoseghe e che si impegni a far rispettare i dettami dell’art. 9 della Costituzione al fine di garantire una seria gestione e salvaguardia del patrimonio arboreo nazionale. Un vero e proprio attacco, quello contro il verde pubblico messo in atto in un’epoca in cui l’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti e mentre tutte le forze politiche parlano di transizione ecologica.
