Roma. L’Altritalia Ambiente ha deciso di aiutare un gruppo di cittadini che hanno promosso una raccolta fondi al fine di curare alcune decine di pini mediterranei di Villa Pamphili, il più vasto dei parchi pubblici romani, grande quanto l’intero Principato di Monaco. I sempreverdi infatti, sono stati infestati dalla cocciniglia, il famigerato parassita di origine sud americana che ha minato profondamente il loro stato di salute. Ispiratrice e anima del gruppo è Maria Elena Carosella, insegnante di teatro che ha preso a cuore tale problema. La raccolta mira in particolare a salvare la piccola pineta posta lateralmente al Bistrot del parco, ove quotidianamente si ritrovano decine di persone, soprattutto anziane, per partecipare gratuitamente a lezioni di yoga.
Gli alberi in questione sono circa 60 e sono già stati richiesti preventivi a diverse ditte specializzate nella lotta alla cocciniglia. L’Altritalia Ambiente ha dato la sua disponibilità a usare il conto corrente (intestato a L’Altritalia Ambiente ODV ETS; iban: IT 53 S 05018 03200 000017050139) per fungere da centro di raccolta del denaro che servirà alla cura dei pini. L’iniziativa mira soprattutto a sensibilizzare l’amministrazione cittadina nonché le amministrazioni dei vari municipi, sulla difesa e sulla salvaguardia del verde pubblico della Capitale, dal momento che negli ultimi tempi si assiste sempre più frequentemente a potature fuori stagione o peggio ad abbattimenti di massa. E’ per esempio il caso di Villa Glori, altra storica villa romana ove di recente, come segnalato da una delle promotrici della raccolta, Francesca Marranghella, vi sono stati parecchi abbattimenti di alberi, tutti concentrati nella medesima area e ritenuti tutti pericolosi per la pubblica incolumità.
La salvaguardia e la difesa del verde pubblico sono due argomenti che stanno molto a cuore a L’Altritalia Ambiente. In alcune parti del Belpaese infatti, ci sono tantissimi volontari in prima linea impegnati in tal senso. È il caso dei volontari di Torremaggiore (FG) guidati dal vicepresidente nazionale Ruggiero Del Grosso che, dopo aver ottenuto l’affidamento della villa comunale, l’hanno resa di nuovo fruibile, pulita e sicura dal punto di vista sanitario. Inoltre grazie alla loro opera di pressione e sensibilizzazione presso l’amministrazione comunale hanno ottenuto anche che quest’ultima provvedesse alla pulizia e al recupero della pineta comunale, ubicata nei pressi dell’ospedale. Anche nella vicina cittadina di Serracapriola (FG) i volontari della locale sezione guidati da Maria Marinucci svolgono simili attività nei locali giardini pubblici. A Trieste invece Adriano Toffoli, altro vicepresidente ma responsabile del settore nord est, ha avuto la cogestione di una grossa area verde che, insieme ad altri volontari, ha contribuito al ripristino della sua “funzione sociale”. Si tratta del parco del Rio Ospo. Nella Capitale, nel frattempo, la situazione peggiora di giorno in giorno, in quanto il parassita, non avendo antagonisti naturali in questa area geografica del mondo, prolifera indisturbato infestando decine di migliaia di pini mediterranei. Il rischio è che senza adeguati provvedimenti, tra qualche anno potrebbe esserci una gran moria di questo tipo di alberi.
Si stima che siano più di un milione i pini mediterranei presenti sul territorio comunale. Sarebbe un danno enorme sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico. Secondo alcuni studiosi sarebbe anche dannoso per la salute pubblica, in un momento di pandemia ove pare sia stato accertato che il virus Covid19 viaggia sulle polveri sottili e gli alberi svolgono notoriamente una funzione di spugna, assorbendo queste ultime.