Roma. Pieno successo per la Tavola Rotonda svoltasi ieri, venerdì 4 febbraio 2022 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. L’iniziativa, organizzata principalmente dall’ONB (Ordine Nazionale dei Biologi), presieduto da Vincenzo D’Anna, ma alla cui organizzazione ha contribuito fattivamente anche L’Altritalia Ambiente, hanno partecipato professionisti appartenenti all’Ordine provenienti da ogni parte d’Italia. Per L’Altritalia è intervenuto il segretario generale Renato Narciso, il quale ha dichiarato “che sussistono improcrastinabili esigenze per l’istituzione della figura del Biologo di Comunità che affianchi esperti di altri ordini professionali nella gestione dell’ecosistema di quel territorio”.
“ Noi de L’Altritalia – ha continuato – riteniamo che l’approccio governativo alla cosiddetta Transizione Ecologica per la salvaguardia del clima sia errato e poco sensibile alle complesse problematiche ambientali. Un approccio puramente tecnologico e poco attento alla salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema in cui gli esseri umani vivono”.
“Da tale errato orientamento ne scaturiscono due grandi effetti negativi: da un lato grossi danni all’ambiente, dall’altro serio danno erariale. Mi riferisco soprattutto alla malsana idea di distruggere intere aree verdi, abbattendo decine di migliaia di Pini domestici allo scopo di ripiantare altre essenze arboree, così come proposto per la Versilia, per i pini della capitale, della penisola sorrentina e per tante altre zone d’Italia”. “Tali iniziative, comporterebbero danni inimmaginabili sia al paesaggio, con conseguenti ricadute anche sul piano turistico, sia all’ecosistema che vedrebbe la distruzione di interi ettari di pineta con la flebile prospettiva che tra 20 o 30 anni vi potrebbero essere altre specie arboree a svolgere la stessa azione biologica attualmente svolta dai Pini domestici. E tutto ciò senza calcolare gli enormi, e spesso spropositati, costi di tali iniziative sostenute dai contribuenti italiani”. “Questi progetti – ha concluso il segretario generale – spesso proposti da cosiddetti esperti appartenenti ad altri ordini professionali, non vengono mai sottoposti al parere dei biologi – botanici che sono gli unici in grado di gestire un ecosistema tenendo in considerazione anche le problematiche della fauna”. Presenti in sala anche il segretario vicario de L’Altritalia Ambiente Giuseppe Altieri e il responsabile della sezione di Milano, e membro del comitato scientifico, Marco Castelnuovo.